Hyundai ha ricostruito la sua prima auto, la Pony Coupé Concept
La concept car one-off degli anni Settanta è stata accuratamente ricreata quasi 50 anni dopo
Questa non è la prima Hyundai in assoluto. In principio la neonata casa automobilistica collaborò con la Ford sin dal 1967, quando assemblò la Cortina nello stabilimento di Ulsan, in Corea del Sud. Ma è la prima "vera" Hyundai perché è la concept che ha ispirato la prima auto di serie costruita in proprio dal gigante sudcoreano. Tutto ciò che vedete oggi - legioni di i10, i20, i30, Ioniq, Santa Fe, Tucson e altro ancora - deriva da questa umile utilitaria a due porte.
Come una volta
Beh, più o meno. L'esemplare unico della Pony Coupé Concept, presentata al Salone dell'Auto di Torino del 1974, è andato perduto nelle sabbie del tempo, così Hyundai l'ha ricostruita da zero, secondo le esatte specifiche del 1974, utilizzando materiali del 1974, con l'aiuto dell'uomo che l'aveva originariamente progettata. Un artista italiano che si fa chiamare Giorgetto Giugiaro.
Le parole di Giorgetto Giugiaro
"All'inizio ero scettico perché all'epoca non conoscevo Hyundai Motor", racconta GG a proposito della sua corrispondenza iniziale con Hyundai nei primi anni Settanta. "Fummo tutti colpiti dalla passione e dall'impegno degli ingegneri Hyundai. Erano acuti, curiosi, aperti ed estremamente desiderosi di imparare". Acuti. Si potrebbe usare questo termine per descrivere gran parte della sensazionale produzione di Giugiaro, l'originale Pony Coupe Concept del 1974 - e ora questa rinascita - seguendo le sue massime di design di allora. La classica silhouette a forma di cuneo, le linee pulite e sicure, il trattamento posteriore "cut-off" del portellone. Molto minimalista. Molto Giugiaro. La stessa storia anche all'interno. C'è una meravigliosa plancia flottante orientata verso il guidatore, con un volante a una sola razza e un display analogico decisamente rétro.
Roba d'altri tempi
Se non riuscite a capire le dimensioni, rispecchia in linea di massima la lunghezza di una moderna Ford Fiesta, ma è un po' più sottile e più bassa di quella vettura. Quindi è praticamente minuscola. Idem per il gruppo propulsore. A differenza della "Heritage Series Pony" di Hyundai, restaurata un paio d'anni fa - un'auto che indossava le linee della Pony ma presentava interni digitali aggiornati e una trasmissione elettrica - questa è del 1974. Il che significa che ha i livelli di potenza di un'auto tradizionale del 1974. Il motore anteriore è un quattro cilindri a benzina da 1,2 litri che eroga una potenza di 82 CV (a 6.000 giri/min) inviati alle ruote posteriori.
Un'eredità importante
"Il restauro di questo veicolo unico è una pietra miliare nella storia di Hyundai", ha dichiarato il capo creativo Luc Donckerwolke (sì, colui che ha progettato l'Audi A2, la Lambo Murcielago e la Gallardo). "Serve come eredità per le generazioni a venire". Un sentimento rispecchiato dal presidente esecutivo di Hyundai Euisun Chung, che ha un legame personale con questa vettura. "Nonostante il cattivo ambiente industriale degli Anni 70, mio nonno e presidente fondatore di Hyundai Ju-young Chung ha riversato il suo cuore e la sua anima nella ricostruzione dell'economia coreana e nel miglioramento della vita della popolazione dopo la devastante guerra di Corea. Alla fine ha realizzato la sua visione di rendere la Corea un Paese in grado di sviluppare i propri veicoli con perfezione", ha aggiunto.
Questa rinata Pony - svelata sul lago di Como in occasione del concorso di Villa d'Este del 2023 - fa parte del progetto globale dell'azienda denominato "Hyundai Reunion". Hyundai vuole "espandere" questa piattaforma, quindi non perdete le prossime puntate...
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