Kimera EVO38: la few-off con i rally nel cuore

La Kimera Automobili ha mantenuto la sua promessa. Coerente con l'annuncio fatto una ventina di giorni fa, ha presentato infatti la nuova EVO38, erede della EVO37. Se la sua progenitrice s’ispirava chiaramente alla Lancia 037 del 1982, la Kimera EVO38 ha come musa ispiratrice la SE038 "Mazinga". Dietro questo nome si cela un prototipo che ebbe un ruolo importante nella nascita della Delta S4. Storia a parte, la EVO38 pare fatta apposta per fare innamorare i fan delle auto da rally Anni 80, che potranno osservarla dal vivo settimana prossima al Salone di Ginevra. Ed è bene che non perdano l'occasione, perché incrociarne poi una in strada non sarà facile: la macchina sarà infatti prodotta in soli 38 esemplari.

Che grinta!

Anche se lo stile rende omaggio a un glorioso passato, la Kimera EVO38 non si può definire una restomod. Qui non si assiste ad alcun recupero e il restauro lascia spazio a una progettazione ex novo. Per descrivere la macchina la cosa migliore è partire dalle sue dimensioni, davvero molto compatte. Metro alla mano, la EVO38 è lunga 406 cm, larga 191, alta 120 e ha un passo di 2.520 mm. Passando poi a quel che si vede nelle immagini, sono tanti i dettagli capaci di catturare lo sguardo e lasciare a bocca aperta. Voraci prese d’aria si aprono nel paraurti, sovrastato da una doppia coppia di fari tondi e da una mascherina con un classico taglio squadrato, impreziosita da un vezzoso filetto rosso. Il cofano ha uno squarcio enorme, come se nel bel mezzo si fosse scoperchiato un crepaccio, ma a ben vedere tutta la carrozzeria è movimentata tante aperture, utili a placare i bollenti spiriti dei freni e del motore.

Soluzioni di gran pregio

Alle spalle dell'abitacolo a due posti, in posizione centrale longitudinale, c'è un quattro cilindri da 2.150 cc. Questo motore - Lancia docet - adotta una doppia sovralimentazione. Un compressore volumetrico Roots dà manforte a una turbina, che lavora a braccetto con una valvola pop-off, utile a ridurne i tempi di risposta. Grazie al loro gioco di squadra e a un'attenta messa a punto della distribuzione, la potenza massima si attesta a 600 CV, mentre il picco di coppia è di 550 Nm. Spostando i riflettori sul reparto trasmissione si trova un cambio manuale a sei marce caratterizzato - dice l'azienda - da una rapportatura corta. La Kimera Automobili punta però a offrire in alternativa un cambio sequenziale elettro-attuato a innesti frontali, che è in piena fase di sviluppo. A completare il quadro c'è un raffinato sistema di trazione integrale 4WD con gestione elettro idraulica della percentuale di bloccaggio. Questo permetterà al pilota di scaricare tutta la potenza solo sulle ruote posteriori oppure di ripartire  a piacere la forza motrice sulle quattro ruote, comandando il lavoro dei differenziali.

Una dieta da atleta

Il pilota potrà anche regolare dal posto di guida l'assetto e l'altezza da terra, grazie all'impiego di ammortizzatori motorizzati e con lifting system. Per la Kimera EVO38 è stata scelta una sospensione posteriore con un ammortizzatore centrale e doppia molla laterale, uno schema in voga sulle auto di Gruppo B negli Anni 80. Per l’anteriore si è optato invece per uno schema con ammortizzatori push rod. I freni sfruttano dischi autoventilanti da 365 mm lavorati da pinze a quattro pistoncini. I cerchi anteriori sono da 18 pollici con pneumatici 245/35 mentre quelli posteriori sono da 19 pollici con gomme 295/30. E per chiudere parliamo di peso. In Kimera si sono dati un obiettivo ambizioso: contenere la massa intorno ai 1.100 Kg. Per raggiungere questo risultato hanno messo a punto una dieta a base di fibra di carbonio e di titanio, che coinvolgerà il  telaio, la meccanica e la carrozzeria.