Pro
Attenzione per il design e per la qualità, equilibrio tra comfort e piacere di guida: sono questi gli aspetti più convincenti della Mazda 2.
Contro
I rapporti del cambio, molto lunghi, non aiutano il motore aspirato
Panoramica
Facile dire Mazda 2; a quale si fa riferimento, però, ora che di Mazda 2 ce ne sono due? Una, quella “autentica”, è la Mazda 2 1.5 e-Skyactiv-G M-Hybrid. L’altra, la Mazda 2 Hybrid, altro non è che il “clone” della Toyota Yaris. Un’azienda, Toyota, che certo non è gelosa delle proprie auto: la Corolla station wagon l’ha regalata (no, ok, a questo mondo nessuno regala qualcosa) a Suzuki, che l’ha ridenominata Swace; la GT86 prima e adesso la GR86 esistono anche marchiate Subaru. È la globalizzazione bellezza, il frutto di accordi commerciali e/o tecnici pensati per condividere i costi e rendere così più sostenibili gli investimenti. Torniamo ora sulla Mazda 2 e-Skyactiv-G M-Hybrid, perché se è vero che la novità di Casa Mazda è la “2” Hybrid, è vero anche che questo modello ha ancora molto da dare. Per esempio, chi vuole lo stile Mazda non può che optare per la “2” di questa prova.
Un ibrido molto leggero ma molto efficiente
A muovere la Mazda 2 1.5 e-Skyactiv-G M-Hybrid è un quattro cilindri di 1,5 litri a benzina disponibile in due i livelli di potenza - 75 e 90 CV - e che vanta la tecnologia Diagonal Vortex Combustion, con un rapporto di compressione elevato (15:1). Una soluzione capace, secondo Mazda, di ridurre i consumi del 6,8% e le emissioni del 9-12% rispetto a prima. La parte elettrica del mild hybrid (che c’è solo sulla versione più potente) è costituita da un motore elettrico - che assolve anche la funzione di generatore in fase di rilascio e da alternatore/starter - e da un supercondensatore.
Niente batterie
Il supercondensatore sostituisce le pur piccole batterie dei powertrain mild hybrid oggi più comuni, come per esempio quelli di Fiat 500 Hybrid e Panda Hybrid o quello della Suzuki Ignis. La capacità del supercondensatore Mazda è pari a 0,012 kWh (0,13 per il sistema di Fiat e 0,37 kWh per Suzuki). Poco? Tanto? Quanto basta per ottenere l’omologazione come veicolo ibrido, con tutti i benefici da essa derivanti. A tal proposito va detto però che a Milano le agevolazioni stanno per finire. O meglio: per accedere gratuitamente all’Area C non basterà più avere l’omologazione come auto ibrida. Dall’1 ottobre 2022, infatti, bisognerà avere emissioni di CO2 inferiori ai 100 g/km (107 per la Mazda 2 1.5 e-Skyactiv-G M-Hybrid).