Pro
L'esperienza di guida è notevole. Tutto è facile e si viaggia spediti in gran scioltezza. Ed ha pure un bell'aspetto, cosa che non guasta mai.
Contro
L'assetto è un po' troppo rigido. Ok, le sospensioni Öhlins sono regolabili ma chi ha tempo e voglia mettere mano ai registri?
Panoramica
Che cosa è?
Qualcuno se lo starà chiedendo di sicuro, avendo perso qualcuna delle puntate precedenti. Eravate rimasti al fatto che Polestar fosse la divisione sportiva di Volvo? Ne è passata di acqua sotto i ponti. Da qualche tempo Polestar è diventata un marchio a sé, parente stretta di Volvo e come questa rientra nell'orbita della cinese Geely. Proprio in Cina sono costruite le Polestar, anche se paiono svedesi in tutto e per tutto. Questa 2 è la berlina elettrica sportiva della gamma e l'allestimento provato mette ancor più degli altri le performance in primo piano.
Quanto costa?
Parlando in termini generali, il listino della Polestar 2 ha come primo prezzo quello della versione Standard Range Single Motor, con due ruote motrici e batteria da 69 kWh, che viene 52.200 euro. Qui però abbiamo davanti un'altra macchina. Gli upgrade sono diversi: la batteria passa a 78 kW, spunta un secondo motore per dar vita alla trazione integrale e portare la potenza massima a 476 CV. Qui poi sono presenti di serie pure il Performance Pack - con cerchi forgiati da 20 pollici, l'impianto frenante Brembo con pinze a quattro pistoncini e gli ammortizzatori regolabili Öhlins - e due pacchetto opzionali, il Pilot e il Plus. Il primo include uno stuolo di ADAS. il secondo ha come fiori all'occhiello il tetto panoramico fisso e lo stereo Harman Kardon. Il totale finisce a sfiorare i 75.000 euro, lasciandosi tentare da qualche vernice speciale. Nel frattempo è già spuntata in listino una versione aggiornata con batteria da 82 kWh e pack vari compresi nel prezzo.
La linea convince?
Certo discorsi sono soggettivi, ok, ma che i designer abbiano fatto le cose per bene si legge anche sulle facce della gente che la osserva per la strada. Se la si guarda da vicino si nota soprattutto il fatto che sia pulita e senza fronzoli, in linea con il minimalismo scandinavo. Allontanandosi, invece, si colgono dinamismo e presenza scenica, con spalle ben pronunciate, linea di cintura alta e proporzioni sportive tra i volumi. I dettagli coloro oro - come le pinze freno e le valvole degli pneumatici - sono un po' forzati ma la presenza di certi componenti, al pari di quella dei cerchi dal disegno molto suggestivo, va pur sottolineata in qualche modo. Indicarli con frecce lampeggiati al neon sarebbe stato sicuramente peggio.
Qual è il verdetto?
Inutile negarlo: la Poletsar 2 è un'auto che fa colpo e conquista. Non lo fa con effetti speciali e soluzioni artefatte ma con semplicità, unita a uno stile moderno e a finiture curate. È un'auto che pare progettata con razionalità, per essere facile e piacevole da utilizzare, per semplificare la vita di tutti i giorni, ma senza avere l'aria dimessa delle cosiddette auto intelligenti. Cervello e look vanno insomma a braccetto.
In punta di dita
L'infotainment, sviluppato insieme a Google con tecnologia Android, rispecchia in pieno questa filosofia. Ci si sposta tra i menù in modo fluido e naturale proprio come si farebbe con un tablet. Non sarà scenografico come altre realizzazioni, ma fa tutto quel che serve senza provocare distrazioni. Ci sono alcuni aspetti che denunciano il fatto che la Polestar non nasca su una piattaforma specifica per auto elettriche ma della cosa ce ne si può anche infischiare.
Più che altro resta da capire per quanti abbia un senso puntare su questa versione ipervitaminizzata. Ok, a noi piace andare forte. Mettendosi però una mano sulla coscienza e l'altra sul portafogli occorre rilevare che le Polestar 2 a motore singolo dovrebbero fare più o meno lo stesso lavoro e avere più senso per la maggior parte degli automobilisti.