Guida
Oltre le aspettative
La scheda tecnica, anche la più promettente, non basta però per fare di un’auto un oggetto del divertimento quando iniziano le curve. È bene specificare che la Megane E-Tech - come tutte le elettriche - offre una tenuta di strada elevata e un’agilità sorprendente, in virtù anche della gommatura generosa. Quando però ci si avvicina al limite, emerge l’inerzia del peso elevato (1.711 kg nello specifico) e, di conseguenza, l’elettronica taglia ogni eccesso senza troppi complimenti. Qui, però, in maniera meno accentuata rispetto a quanto accade su altre auto simili. Mi ha convinto anche la capacità di non “dondolare” quando le gomme ritrovano l’aderenza dopo un piccolo scivolamento. Per il resto, la brillantezza di risposta è fra i punti di forza di questa macchina. Come tutte le elettriche, è ovvio che a tanta esplosività iniziale non corrisponda un allungo di pari livello; in ogni caso si hanno Nm e CV a sufficienza per classificare la Megane E-Tech come una macchina sportiva.
Ben isolata dai “fastidi” della strada
Altra caratteristica comune alle elettriche è che con cerchi da 20” tendono a essere un po’ brusche nelle risposte. Non la Renault Megane E-Tech: solo se si mettono le ruote in buche molto profonde, nell’abitacolo arrivano vibrazioni o scossoni fastidiosi. Diversamente, assorbimento e smorzamento sono di alto livello, tra i migliori per le auto a batterie. Quanto all’insonorizzazione, detto che è scontata la silenziosità del motore, non altrettanto vale per tutto il resto: la francese invece è ben isolata dal mondo esterno, a testimonianza di un’elevata cura per l’aerodinamica e per la solidità dell’assemblaggio. Su alcune EV, infatti, capita di avvertire qualche scricchiolio e qualche rumore “strano” (che di solito è nascosto dal rumore del motore) come quello dei sassolini che colpiscono il passaruota.
Gli ADAS sono tanti e funzionano bene
I sistemi di assistenza alla guida presenti sulla Megane E-Tech di questa prova rappresentano il meglio oggi disponibile nel mondo dell’auto. Non “solo” c’è praticamente tutto, ma la taratura è davvero azzeccata, rassicurante. Così tanto che viene la tentazione (non cedete) di affidarsi fin troppo, a questi sistemi. Ecco perché ho deciso di fare da “cavia” utilizzando il cruise control adattivo in città e in coda in tangenziale: tutto molto bene fino a che scooteristi, ciclisti o motociclisti non si affiancano, magari avvicinandosi alla Megane nella parte anteriore. Non appena l’auto davanti si allontana, la Megane riparte da sola (se la ripartenza avviene entro pochi secondi dopo la fermata): peccato che non tenga conto del veicolo che si è avvicinato. Nulla di sbagliato, sia chiaro: il cruise adattivo con ripartenza automatica non è fatto per sostituirsi al guidatore. Questo è bene ricordarselo sempre.